Si è già corso a Vulcano, sede operativa della manifestazione, Lipari e Salina e adesso mancano soltanto due appuntamenti agonistici alla fine di una dodicesima edizione che sta confermando il successo del binomio sport-turismo. Dal punto di vista tecnico, si profila una doppietta africana, con i forti etiopi Zelalem Bacha Regasa e Alem Fikre Kifle saldamente al primo posto in classifica. Alle loro spalle, stanno dando, comunque, il massimo Luigi Guidetti e Daniela Vassalli.
E’ tempo di primi bilanci, dopo tre giornate di gare, al “Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie”. Si è già corso a Vulcano, sede operativa della manifestazione, Lipari e Salina e adesso mancano soltanto due appuntamenti agonistici alla fine di una dodicesima edizione che sta confermando il successo del binomio sport-turismo. Dal punto di vista tecnico, si profila una doppietta africana, con i forti etiopi Zelalem Bacha Regasa e Alem Fikre Kifle saldamente al primo posto in classifica. Alle loro spalle, stanno dando, comunque, il massimo Luigi Guidetti e Daniela Vassalli.
Per l’emiliano Guidetti si tratta dell’undicesima partecipazione, impreziosita da ben sei precedenti affermazioni e due terzi posti. “Sono soddisfatto delle prestazioni che sto fornendo, quest’anno, qui alle Eolie – queste le sue parole – mi sono gestito bene nelle prime tre tappe. E’ vero sono il decano di questa corsa. Ci ritorno sempre con grande piacere insieme a mia moglie Roberta Lodesani (anche lei in gara e attualmente sesta n.d.r.)”. E’ la prima volta, invece, per la bergamasca Vassalli, che si è esaltata ieri nel “tappone” di Salina, strappando il secondo posto a Eva Neznama (nella foto a destra). “A Salina sono stata aggressiva fin dalla partenza. Era un percorso che si addiceva alle mie qualità”. Come sta andando il soggiorno alle Eolie? “Meglio di quanto mi aspettassi. Qui tutto è piacevolmente familiare, sia prima che dopo le tappe, poi è naturale che durante la competizione ognuno voglia superare il maggior numero possibile di avversari”.
Matteo Redolfi, quarto assoluto, lancia, invece, un messaggio ai podisti per consigliare il “Giro delle Isole Eolie” a chi sta preparando, come lui, la maratona di New York: “Secondo me è l’ideale, visto che si fanno giornalmente tanti chilometri ad un ritmo elevato e con degli impegnativi saliscendi. E’ un lavoro che può risultare prezioso per allenare adeguatamente i muscoli”.
Il Giro non è, però, solo risultati da ottenere, vi sono, infatti, tanti personaggi che, in questi giorni eoliani, meriterebbero di essere raccontati, a cominciare da Francesco De Trovato dell’Amatori Palermo, che a 79 anni è tra molto vivace in gara e, soprattutto, tra i più simpatici in ogni momento aggregativo. Un esempio da seguire sia per la sua freschezza fisica che per la grande umanità. Ci sono anche due compagni di squadra entrambi sul podio; il bresciano Emanuele Marchi, terzo in graduatoria, e la slovacca Eva Neznama, che occupa la stessa posizione “rosa”. “E’ la prima volta che vengo in Sicilia – dice la Neznama – e ci tornerò presto, perché la gente è molto disponibile ed i posti sono incantevoli”. Dove vi allenate? “Vicino al lago di Garda – risponde Marchi – quando la sera finiamo di lavorare”. Ci sono ancora due tappe da vivere intensamente, ma il “libro” sportivo ed umano del “Giro Podistico delle Eolie 2012” è già ricco di contenuti.
Foto di Giovanni Isolino